sabato 25 febbraio 2017

PRESENTAZIONE

Segnalibro di
Lucia Cheli
"L'historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il Tempo, perché togliendoli di mano gl'anni suoi prigionieri, anzi già fatti cadaueri, li richiama in vita, li passa in rassegna, e li schiera di nuovo in battaglia".
Comincia così il famoso manoscritto da cui il Manzoni dice d'aver tratto la storia di Renzo e Lucia.
E', questa, la prima ragion d'essere della narrativa d'argomento storico, ancora oggi.
La seconda è mostrare l'impatto, spesso drammatico, che i grandi eventi hanno sempre sulla vita delle "gente meccaniche e di piccol affare".
Il fine di questo guardare indietro è tentar di capire come andare avanti. Se infatti la memoria è patrimonio degli anziani, la Storia è la ricchezza di tutti, oggi più di ieri. Il cammino si è trasformato in corsa sempre più frenetica, talmente veloce che non sappiamo più dove andiamo e perché ci andiamo.
Non c'è nulla di nostalgico, dunque, nel voler richiamare in vita gli anni fatti cadaveri dal tempo, ma solo la voglia di comprendere chi siamo, come siamo arrivati fin qui e come saremo, perché "chi non conosce la Storia è condannato a riviverla".
Per quanto mi riguarda sono un appassionato della storia locale, quella che mi raccontano le pietre che ancora resistono al tempo, le vestigia, i ruderi, le strade percorse da tante generazioni prima di me, le colline abitate e coltivate da sempre.
Sono un dilettante. Leggo e scrivo per diletto. Sono uno "di piccol affare" e per questo racconto anch'io storie di "gente meccaniche". Questo, in fondo, è il mio modo di sentirmi a casa.